Una Terra futuristica abitata soltanto da due miliardi di persone e governata da un unico Governo Mondiale. La giovane Kamila, incinta di un bambino che non vuole tenere, prende la metropolitana per andare a sfruttare la possibilità offerta dal progetto Alpha: il suo embrione verrà riportato indietro nel tempo al primo giorno di gestazione, poi verrà prelevato dal corpo della madre e messo in una cella frigorifera dalla quale verrà estratto se qualcuno vorrà dargli vita successivamente. Kamila, seduta in metropolitana, guarda l’intervista al Presidente del Congresso Mondiale, Lucius Adoxia, che racconta la bontà del loro progetto di un nuovo pianeta abitato da uomini liberi, liberi da sensi di colpa, da vincoli affettivi, che possono decidere liberamente quando morire e se mettere al mondo nuove vite in laboratorio. Uomini che hanno come unico riferimento il soddisfacimento dei loro desideri. Una società fatta da uomini che possono soddisfare sempre e comunque qualsiasi desiderio non darà luogo a guerre o a qualsiasi altro atto violento o criminale e non sarà più soggiogata a religioni o a verità di alcun tipo. Potrà vivere il proprio tempo nel migliore dei modi e decidere quando porvi termine. L’uomo diventa il dio di se stesso, in balia della propria onnipotenza.
